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I 6 modi per ottenere un sito web più veloce

Martedì, 17 Aprile 2018 00:00
Pubblicato in Web Design

Per Amazon ogni 0,1 secondo in più per il caricamento della pagina corrisponde ad una diminuzione delle conversioni del 1%. Probabilmente il tuo business è più piccolo di quello Jeff Bezos, ma ciò non toglie che è importante anche per il tuo sito essere veloce.

Questo parametro è importante soprattutto per Google. Il motore di ricerca, ormai da molti anni, cerca infatti di sensibilizzare sulla questione velocizzazione introducendola come metro di giudizio per il posizionamento SERP.
Ma a prescindere da SEO e affini, la velocità di un sito rimane una componente decisiva dell’esperienza dell’utente. Noi stessi abbiamo sicuramente incontrato siti lenti e pesanti che per caricare ci mettevano una vita. Il risultato? Frustrazione, perché il web ci ha abituato troppo bene. Se l’utente si trova davanti ad un sito che carica molto lentamente, ci sono ottime probabilità che lo abbandoni per cercarne uno più celere nel caricamento. Questo accade soprattutto con gli e-commerce: se l’esperienza di navigazione è macchinosa l’utente si stuferà presto e non finalizzerà l’acquisto; ecco perché Amazon ci tiene tanto ad essere veloce.
Il 47% di coloro che navigano in rete si aspetta che il caricamento di una pagina duri 2 secondi o meno, mentre il 40% decide direttamente di abbandonarla se il tempo aumenta a 3 secondi. Quindi ecco che oltre i 2 secondi attesa le conversioni diminuiscono. Visto che è tuo interesse che i visitatori del tuo sito rimangano lì, ne deriva che il tuo obiettivo sarà proprio rimanere sotto i 2 secondi di caricamento.

Non sai come fare? Ecco qualche consiglio.

  1. Testa la velocità del tuo sito
    Questo è abbastanza scontato. Prima di decidere dove e quanto intervenire, ti sarà utile capire quali sono i tuoi punti deboli. Online puoi trovare molti tool gratuiti che testano la velocità di caricamento e segnalano gli elementi più pesanti. Personalmente consiglio Google PageSpeed Insights, che si focalizza sui problemi di caching e ottimizzazione del peso dei Javascript. Molto semplice da utilizzare, calcola anche la velocità di caricamento e dà consigli pratici su come ottimizzare il proprio sito.

  2. Non togliere cose a caso
    Per ridurre il peso della pagina (e quindi risolvere il problema della lentezza delle prestazioni) molti pensano che la cosa migliore sia “sfoltire” il proprio sito.
    Può funzionare? Sì, ma anche no. Tagliando contenuti si rischia di eliminare parti che all’utente in realtà piacevano o che comunque miglioravano la sua navigazione dal punto di vista estetico e intellettuale.
    Purtroppo dovrai sporcarti le mani e andare un po’ più a fondo.

  3. Ottimizza il front-end
    Le ottimizzazioni del front-end consistono in tutti quei miglioramenti che vanno a toccare essenzialmente il caricamento della pagina da parte del browser.
    In pratica, quando un browser scarica una pagina procede in sequenza: una ad una scarica tutte le risorse necessarie a visualizzare quella determinata pagina. Il download di queste risorse è seriale per ogni connessione, quindi il sito non viene scaricato tutto insieme, ma “a pezzetti”. Per velocizzare è necessario allora ridurre il più possibile il numero di quelle risorse essenziali alla pagina. Come?
    - Concatenazione, cioè l’accorpamento di tutti i fogli di stile e file JavaScript in un unico file, e cioè un’unica risorsa da scaricare;
    - Minificazione, cioè la rimozione degli spazi inutili all’interprete per elaborare il codice;
    - Sprites CSS, un modo per combinare insieme delle immagini al fine di ridurre gli elementi da scaricare. Immagina di usare un set di icone per il tuo sito. Invece che costringere il browser a scaricare ogni singola icona (e quindi il tuo utente ad aspettare), con gli sprites CSS riduci i tempi accorpando tutte le icone in un’unica immagine (quindi un solo download) che poi verrà mostrata frazionata;
    - Riduzione degli script esterni, come ad esempio i bottoni social ormai presenti in ogni sito. Sovraccaricando il tuo sito di script esterni impatterai direttamente la sua velocità, quindi elimina quelli inutili;
    - CND, acronimo di Content Delivery Network. Si tratta di sistemi di erogazione di risorse statiche distribuiti in tutto il mondo, per ridurre la distanza di connessione tra il server e l’utente. Infatti più la distanza aumenta, più aumentano i tempi di caricamento. Usare un CND è quindi la cosa migliore, soprattutto se la tua utenza è internazionale; 
    -Spostamento JavaScript e CSS, per quanto riguarda quelli che bloccano la visualizzazione. Se li poni in cima alla tua pagina, questa impiegherà più tempo a mostrare all’utente qualcosa. Spostali nel footer, così utilizzeranno il tempo di cui hanno bisogno per caricarsi senza che il visitatore lo noti.

  4. Ottimizza il back-end
    Le ottimizzazioni del back-end coinvolgono invece tutti quei miglioramenti che hanno un impatto sul carico di lavoro del server. In cosa consistono?
    - Abilitazione della cache, per non costringere il browser dei tuoi utenti a riscaricare tutto ogni volta che capitano sul tuo sito. Per intenderci, una volta realizzato il sito, risorse come CSS, JavaScript e immagini è raro che cambino. Grazie alla cache questi vengono memorizzati dal browser, che quindi evita di scaricarli di nuovo risparmiando così tempo prezioso;
    - Miglioramento del codice del proprio script, a seconda che utilizzi un CMS o meno. Se utilizzi un CMS, tipo Wordpress, ti daranno una mano i plugin ad hoc sviluppati per accelerare il sito. Ovviamente i limiti di questi plugin sono quelli che risiedono nell’architettura del CMS, però sono un ottimo modo per iniziare. Nel caso il tuo sito utilizzasse invece un sistema fatto in casa, ti toccherà maneggiarlo in prima persona riducendo al minimo le query e sviluppando senza perdere di vista le proprie prestazioni.
    - Abilitazione della compressione Gzip, per risparmiare peso nel trasferimento dei dati. La compressione Gzip riduce appunto il peso (e quindi il tempo necessario al caricamento) delle pagine di un sito. Fondamentalmente comprime il file e poi lo fornisce in questo modo al browser, che provvede a decomprimerlo e farlo ritornare alla dimensione originale.

  5. Aggiorna i plugin
    In primis dovresti cercare di utilizzare solo plugin leggeri. Una volta spuntato questo compito, assicurati che siano tutti aggiornati. Va da sé che dovresti eliminare quelli inutili…

  6. Ottimizza le immagini del tuo sito web
    A questo proposito ti consiglio questo nostro articolo che tratta la questione, dove potrai trovare consigli utili e semplici da mettere in pratica per ridurre il peso delle tue immagini.
    Ottimizzare le tue immagini per il web: 5 consigli pratici

Dopo aver completato questi passaggi, torna a controllare la tua velocità su Google PageSpeed Insight.
Sei riuscito a scendere sotto i due secondi?

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